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lunedì 10 settembre 2007

Carlo Alberto Dalla Chiesa



O mi danno i poteri necessari per fronteggiare la più grande industria del crimine della nostra epoca, oppure la mia nomina a prefetto non servirà proprio a nulla.

Le banche sanno benissimo da anni chi sono i loro clienti mafiosi. La lotta alla Mafia non si fa nelle banche o in una città volta per volta, ma in modo globale.

Non spero certo di catturare gli assassini a un posto di blocco, ma la presenza dello Stato deve essere visibile, l'arroganza mafiosa deve cessare.

Magistrati, sociologi, poliziotti, giuristi sanno benissimo che cosa è l'associazione mafiosa. La definiscono per il codice e sottraggono i giudizi alle opinioni personali.

Sono nella storia italiana il primo generale dei carabinieri che ha detto chiaro e netto al governo: una prefettura come prefettura, anche se di prima classe, non mi interessa. Mi interessa la lotta contro la Mafia, mi possono interessare i mezzi e i poteri per vincerla nell'interesse dello Stato.


Mi mandano in una realtà come Palermo, con gli stessi poteri del prefetto di Forlì.

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